Termine |
Descrizione |
KO-WAZA |
Tecnica piccola. |
KOZUKA |
Piccolo pugnale affilato senza guardia(tsuba), generalmente inserito nel fodero della katana, assieme a una sorta di spillone detto kogai |
KU |
Nove |
KUBI |
Collo. |
KUGE |
I nobili in epoca Edo. Il termine era usato in contrapposizione a buke, la famiglia militare. I cortigiani, divisi in gradi con relativi privilegi, dal terzo grado in su potevano partecipare alle udienze dell'imperatore, e quindi designati kugyô. |
KUGYÔ |
I primi tre gradi dall'alto in cui era divisa la nobiltà (kuge) in epoca Edo e che come tali avevano diritto a partecipare alle udienze imperiali. |
KUMADE |
Mano a zampa d'orso. |
KUMITE |
Combattimento. |
KUTANI |
Porcellana smaltata di Arita per l'uso interno al paese, e quindi adatta al gusto locale. |
KUZUSHI-WAZA |
Rottura della guardia, schiacciare l'avversario. |
KYO |
Vuoto. |
KYÔ |
Testi sacri del buddhismo, in sanscrito sûtra, composti dopo la morte del Buddha, in cui sarebbero depositate le sue vere gesta e i suoi insegnamenti. In Giappone usualmente vengono usate traduzioni di sûtra indiani. |
KYOSEN |
Plesso solare |
KYOSHI |
Titolo attribuito alle cinture nere di 6° e 7° dan. Esso corrisponde al raggiungimento di un livello di perfezione interiore |
KYU |
grado: si attribuisce fino al conseguimento della cintura nera. I praticanti graduati in kyu sono detti mudansha (senza dan). I kyu sono contraddistinti dal colore della cintura |
KYUDAN |
nsieme dei gradi inferiori (kyu) e superiori (dan) attribuiti nelle arti marziali. L'attribuzione di un kyu o di un dan è ufficializzata da un diploma, gaku |
MA |
Distanza, intervallo spazio-temporale con un'idea di movimento. |
MA AI |
Giusta distanza dall'avversario. La corretta distanza tra due avversari è detta juban-no-ma-ai, una troppo grande to-ma, una troppo corta chika-ma. E' considerata corretta se le mani dei due praticanti sono in grado di sfiorarsi l'un l'altra |
MAE |
Davanti, anteriore. |
MAEASHI-GERI |
Calcio usando la gamba anteriore. |
MAE-EMPI-UCHI |
Colpo frontale con il gomito, anche tate-empi-uchi. |
MAE-GERI |
Calcio frontale. |
MAHÂYÂNA |
Nome sanscrito, vedi Daijô. |
MAKURA NIHONGO |
Lett. "giapponese del guanciale", modo di parlare il giapponese caratteristico delle donne. Chi apprende la lingua da una donna, può imparare a sua insaputa il makura nihongo, e viene deriso dagli uomini giapponesi che lo sentono parlare in quel modo. |
MANDARA |
Let. "cerchio". Rappresentazione astratta, simbolica e geometrica, delle divinità del buddhismo e dello shintoismo e le loro dimore celesti o terrene, o dei rapporti intercorrenti tra le divinità, e quindi, a tutti gli effetti, una mappa del divino. |