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"Unite tutte le arti in un'unica intensità di mente"

La prima nota di una canzone, la prima apparizione dell'attore da dietro il sipario: questi sono i momenti più importanti di un dramma No, perché offrono la maggior opportunità di catturare la mente collettiva del pubblico, e l'unico modo do mantenere vivo l'interesse è assumere il giusto grado di intensità privo di tensione; al contrario le pose stilizzate e gli interventi canori risulteranno inespressivi e privi di interesse.
L'attore deve mantenere per lunghi periodi una stessa posizione, e anche se il volto ed il suo corpo possono essere nascosti sotto il costume, egli tiene in mano un delicato ventaglio che vibra visibilmente ad ogni tremito o tensione del corpo. Tenendo il ventaglio con Ki, l'attore può mantenere la punta perfettamente immobile o usarlo come strumento espressivo.

Zeami insegnava ai sui allievi a collegare tutte la arti in una sola intensità di mente in cui l'elemento di unione è lo stesso spirito o Ki dell'attore. Se lascia venire meno il Ki, l'attore perde la presa sul pubblico e appare piccolo e grottesco. Anche se il No sembra da principio qualcosa di ultraterreno, un attore esperto può rivelare, con la sua esibizione la profondità e la forza di questo mondo e l'unità essenziale dell'Uomo con l'Universo. Con il suo dominio dello spazio, l'importanza che viene data all'espressione stilizzata e la prospettiva in cui si inserisce il Ki, il teatro No mette in evidenza la relatività e flessibilità del tempo e mostra come una maggior rapidità non sia garanzia di risultati migliori.

 

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inserita il: 12/01/2007